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Pubblicato il Nuovo Accordo Stato-Regioni 2025: cosa cambia per le aziende sulla formazione sicurezza

Una riforma attesa da tempo, che aggiorna e riordina tutte le regole sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

  • 24 Maggio 2025
  • Formazione accreditata
Pubblicato il Nuovo Accordo Stato-Regioni 2025: cosa cambia per le aziende sulla formazione sicurezza

Il 17 aprile 2025 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato definitivamente il nuovo Accordo previsto dall’art. 37, comma 2, del D.Lgs. 81/2008. Il 24 maggio 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è quindi entrato in vigore. Si prevedere un periodo transitorio di 12 mesi per consentire l'adeguamento dei percorsi formativi alle nuove disposizioni.
Vediamo insieme cosa cambia davvero per le aziende e cosa è importante sapere.

Le principali novità per le imprese

1. Tutto in un unico Accordo
Con il nuovo testo vengono riuniti e superati gli accordi precedenti del 2011, 2012 e 2016. Meno frammentazione, più chiarezza normativa.

2. Formazione obbligatoria estesa
Non solo per i lavoratori, ma anche per datori di lavoro, preposti, dirigenti, RSPP/ASPP, coordinatori per la sicurezza e addetti a spazi confinati o carroponte. I corsi sono meglio definiti per durata, contenuti e modalità.

3. Aggiornamenti più frequenti
Per i preposti, l’aggiornamento diventa biennale (ogni 2 anni). Mentre per lavoratori, datori di lavoro e dirigenti, resta ogni 5 anni. Più attenzione alla formazione continua.

4. Formazione pratica obbligatoria
Per alcune attività (come ambienti confinati e attrezzature particolari) servono corsi con esercitazioni pratiche obbligatorie, in presenza.

5. Nuove regole per e-learning e videoconferenza
L’e-learning sarà ammesso solo per alcuni corsi (formazione generale e aggiornamenti a basso rischio). La videoconferenza è possibile solo in modalità sincrona.

6. Più controlli su attestati, registri e verifiche
Questo comporta: registri di presenza obbligatori, verbale delle verifiche finali da conservare e attestati con requisiti precisi.

Cosa devono fare ora le aziende?

Con l'entrata in vigore del nuovo Accordo, le aziende dovranno:

  • Verificare se la formazione già svolta è conforme ai nuovi requisiti;
  • Pianificare corsi di aggiornamento e nuovi percorsi formativi;
  • Adeguare le modalità di erogazione dei corsi alle nuove regole;
  • Gestire correttamente la documentazione formativa per evitare sanzioni.

Il periodo transitorio sarà di 12 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma conviene iniziare subito a pianificare l’adeguamento.

IMPRESA 81 è al tuo fianco

Adeguarsi alle nuove norme può sembrare complesso, ma non sarai solo.
IMPRESA 81 ti supporta con:

  • Consulenza normativa personalizzata;
  • Organizzazione di corsi conformi al nuovo Accordo;
  • Gestione completa della formazione attraverso il nostro software JOB81.

Inoltre, nei prossimi mesi lanceremo webinar tecnici gratuiti per spiegarti tutte le novità operative e aiutarti a mettere in regola la tua azienda senza stress.

Contattaci oggi stesso per richiedere una consulenza per una corretta gestione della sicurezza nella tua impresa!

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QR code);in caso di subappalto: indicazione dell’autorizzazione;in caso di lavoratore autonomo: indicazione del committente.I sistemi più evoluti permettono anche di collegare al badge informazioni su formazione obbligatoria e abilitazioni, idoneità sanitaria, eventuali limitazioni o prescrizioni, scadenze da monitorare.Questo è il vero valore per l’impresa: il badge diventa un cruscotto portatile sulla regolarità del lavoratore.Cosa cambia nel tuo cantiereL’introduzione del badge digitale non è solo un tema “IT”, ma impatta l’organizzazione quotidiana del cantiere.Accessi controllatiGli ingressi non sono più “dichiarati”, ma registrati: chi entra in cantiere deve essere abilitato e tracciato.Più trasparenza nella filieraÈ più semplice verificare chi è dipendente di chi, se ci sono subappalti autorizzati, se un lavoratore autonomo è effettivamente il committente indicato.Monitoraggio presenze e turniLa timbratura digitale associata al badge aiuta a gestire presenze, straordinari, turni e a rispondere in modo puntuale a eventuali richieste ispettive.Allineamento con PSC, POS e DUVRIDiventa più facile verificare la coerenza tra imprese indicate nei documenti di sicurezza, lavoratori presenti in cantiere e attività svolte.Rischi per chi non si adegua: non solo sanzioniNon adeguarsi al nuovo sistema di identificazione e tracciabilità significa esporsi a:sanzioni per mancata tessera/badge per datore di lavoro e lavoratore;possibili provvedimenti più pesanti in caso di controlli con riscontro di irregolarità;impatti diretti sulla patente a crediti nei cantieri: decurtazioni di punti in presenza di lavoro nero o personale non tracciato, rischio di arrivare alla soglia che comporta la sospensione dall’attività o l’esclusione da appalti.Il messaggio è semplice: non è solo un nuovo adempimento burocratico, ma un tassello che pesa molto nella valutazione complessiva della tua impresa.Cosa fare subito: la checklist per le impresePer passare dalla teoria alla pratica, puoi partire da questi passaggi:1. 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